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In una notte come tante, in una città qualunque,
per una strada un po’ isolata un pastore torna a casa,
il pastore guarda avanti e per il freddo stringe i denti,
già si immagina il ristoro dopo un giorno di lavoro.
Ma nell’aria c’è qualcosa che lo abbraccia,
e ad un tratto, una voce nella testa.
In questa notte come tante, questo mondo cambia rotta
nasce Dio, bambino in una grotta.

Ad un tratto quel posto si riempie di persone,
tutti vanno a quella grotta come fosse ad un altare,
e Giuseppe non capisce cosa accade nella via,
ma poi incontra la dolcezza dello sguardo di Maria,
che come sempre ha capito già ogni cosa,
ed assiste alla scena silenziosa.
In questa notte come tante, oggi il mondo cambia rotta,
nasce Dio, bambino in una grotta.

Come brezza leggera, che accarezza l’anima,
vieni Bambino in questa fredda città,
tra la povera gente e anche tu non hai niente,
ma il tuo amore resterà per sempre.

In una notte come tante, in una città qualunque
c’è chi adesso torna a casa e chi aspetta in una Chiesa,
c’è qualcuno che usa ancora la violenza
e chi cerca ormai deluso una speranza.
Ma tu vieni e prova ancora a cambiare questa rotta,
nasci qui, bambino, in questa grotta.

Come brezza leggera, che accarezza l’anima,
vieni Bambino in questa fredda città,
tra la povera gente e anche tu non hai niente,
ma il tuo amore resterà per sempre.