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Io, un giorno crescerò
e nel cielo della vita volerò
ma, un bimbo che ne sa
sempre azzurra non può essere l’età.
Poi, una notte di settembre mi svegliai
il vento sulla pelle
sul mio corpo il chiarore delle stelle
chissà dov’era casa mia
e quel bambino che giocava in un cortile.

Io vagabondo che son io
vagabondo che non sono altro
soldi in tasca non ne ho
ma lassù mi è rimasto Dio.

Sì la strada è ancora là un deserto mi sembrava la città
ma un bimbo che ne sa sempre azzurra non può essere l’età.
Poi una notte di settembre me ne andai
il fuoco di un camino non è caldo come il sole del mattino
chissà dov’era casa mia e quel bambino che giocava in un cortile.