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Bevevamo controvoglia liquore al sambuco
e io mettevo troppa salsa agrodolce sui noodles
e coprivamo coi calzini l’allarme antifumo.
stanza singola numero 2, eh.
E passavamo le giornate a mangiare sul letto
e dormivano stesi in mezzo a briciole di Kellogg’s
noi sotto i raggi di un ombrello piegato dal vento
troppo piccolo per starci in due.

Ti direi che sono qua per caso
ma tanto lo sappiamo tutti e due
e quando metto il caffè sopra al fuoco
faccio ancora la moka per due.

E confondevo il mio respiro con il tuo, con il tuo
il mio sorriso con il tuo, con il tuo.
Io che aspettavo e non me l’aspettavo
stammi vicino e tienimi lontano.
E confondevo il mio respiro con il tuo, con il tuo
il mio sorriso con il tuo, con il tuo.
Io che aspettavo e non me l’aspettavo
stammi vicino e tienimi lontano.

Lo capivo dai dettagli, da come guidavi
da come tenevi la spesa
da come giravi per casa nuda
da cosa ordinavi per cena.
Lo capivo dagli sguardi, dai piedi gelati
da come fissavi la luna
lo capivo ogni momento e lo capisco ancora adesso
soltanto ci ha detto sfortuna, ah-ah
soltanto ci ha detto sfortuna, ah-ah
soltanto ci ha detto.

Ti direi che sono qua per caso
ma tanto lo sappiamo tutti e due
e quando metto il caffè sopra al fuoco
faccio ancora la moka per due.

E confondevo il mio respiro con il tuo, con il tuo
il mio sorriso con il tuo, con il tuo.
Io che aspettavo e non me l’aspettavo
stammi vicino e tienimi lontano.
E confondevo il mio respiro con il tuo, con il tuo
il mio sorriso con il tuo, con il tuo.
Io che aspettavo e non me l’aspettavo
stammi vicino e tienimi lontano.